Dionisi verso l’addio, Gilardino possibile erede: il Palermo riparte dal 3-5-2?

Pubblicato il 23 maggio 2025 alle ore 12:48

La sessione di allenamento odierna, in programma al centro sportivo di Torretta – l’ultima prima del "rompete le righe" – chiude una stagione, quella del Palermo, assai travagliata e deludente sul campo, soprattutto in rapporto alle legittime aspettative della piazza a inizio campionato.

Al quarto anno di gestione targata City Football Group, non saranno ammessi errori: l’obiettivo dichiarato non potrà che essere la promozione in Serie A.

Al momento, tuttavia, la società tace. Alla vigilia dello spareggio perso contro la Juve Stabia aveva parlato Alberto Galassi, consigliere d’amministrazione del Palermo nonché membro del board del CFG.

In una lunga intervista – strategicamente concessa prima di una possibile eliminazione dai playoff, poi effettivamente concretizzatasi – Galassi aveva a lungo perorato la causa del grande lavoro svolto dal CFG a Palermo nelle ultime tre stagioni.

Dopo l’uscita dagli spareggi promozione, però, è calato il silenzio: nessun componente della dirigenza ha finora ritenuto opportuno proferire parola sulla stagione appena conclusa né su quella che verrà.

A metterci la faccia, dopo la sconfitta del “Menti”, sono stati unicamente l’allenatore Alessio Dionisi e il capitano Matteo Brunori, che – per il secondo anno consecutivo, come già accaduto al termine della scorsa stagione dopo l’eliminazione per mano del Venezia – è stato mandato davanti alle telecamere a cospargersi il capo di cenere, in sostituzione di altri dai quali ci si sarebbe attesa un’assunzione di responsabilità.

Sul versante societario, secondo le notizie di questi giorni, si va verso una conferma di Carlo Osti, al quale potrebbe essere affidato un ruolo di più ampio respiro, come quello di direttore tecnico. Per la casella di direttore sportivo, circola il nome di Matteo Tognozzi, reduce dall’esperienza con il Granada, nella seconda divisione spagnola, e con un passato da talent scout alla Juventus.

Dovrebbe invece essere giunta al capolinea l’esperienza di Alessio Dionisi sulla panchina rosanero, tra i maggiori responsabili di questa sciagurata annata appena conclusa. Al suo posto potrebbe arrivare Alberto Gilardino, che vanta una promozione dalla B alla A con il Genoa e che, con la sua attitudine al 3-5-2, potrebbe garantire continuità tattica a quanto visto nella seconda parte di stagione.

In questo senso, sarebbero da ritenere significativi alcuni indizi di mercato, relativi a una possibile partenza anticipata di Di Mariano, Insigne e Di Francesco, che verrebbero tagliati fuori dalla reiterazione dell’impiego di tale assetto tattico.

Tutte congetture, ovviamente. In attesa delle prime ufficialità, un cenno di vita da parte della società sarebbe quanto mai gradito da un'intera piazza in fermento.

Roberto Rizzuto

 

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