Il triplice fischio di Aureliano ha appena sancito la fine di Cesena-Palermo, ma per i tifosi rosanero è suonato come l’ennesima beffa.
È la terza sconfitta nelle ultime quattro partite per la squadra di Dionisi, e la sensazione che resta addosso è quella di un’amarezza fin troppo nota, alla quale però non ci si abitua mai.
Quella del Palermo è una stagione sciagurata, l’ennesima in cui ogni possibilità di crescita viene puntualmente disattesa. Un’opera eternamente incompiuta: da tre campionati, ormai, la squadra sembra incapace di sfruttare le occasioni per elevarsi sopra l’anonimato calcistico, incagliandosi ciclicamente proprio nei momenti chiave.
A Cesena è andata in scena un’altra partita difficile da decifrare: nella dinamica, nelle scelte di Alessio Dionisi – sempre più corpo estraneo rispetto a squadra e città – e negli episodi decisivi. Come accaduto troppe volte quest’anno, il Palermo è crollato subito dopo l’intervallo, incassando il gol del 2-1 appena venti secondi dopo il rientro in campo. A segnare è stato Dario Saric, bistrattato ex rosanero, oggi capace di trovare la sua rivincita.
E dire che, sul finire del primo tempo, la squadra aveva avuto un sussulto: cinque minuti di pura follia agonistica, un palo colpito, un rigore fallito e infine la rete del momentaneo pareggio di Pierozzi, che aveva risposto al vantaggio iniziale firmato da Calò.
Ma è stato solo un lampo nel buio. Il Palermo è parso confuso, privo di idee, incapace di costruire gioco. Una squadra in piena crisi, sia mentale che tecnica.
Vorremmo aprire i siti, accendere la radio o la TV e apprendere una sola notizia: l'esonero di un allenatore dimostratosi inadeguato alla causa, forse adatto a piazze poco pretenziose come Empoli o Sassuolo, ma non certamente in condizione di fare calcio a Palermo.
I conti, certo, si faranno alla fine. Ma la fine è vicina, e la squadra appare in caduta libera. Oggi non sembra in grado nemmeno di qualificarsi per i playoff, figuriamoci di vincerli.
In città si respira stanchezza. C’è una voglia diffusa di mettere fine allo scempio di una stagione deludente sotto ogni aspetto. Ma nel cuore del tifoso rosanero resta accesa, ostinata, quella fiammella che non si spegne mai.
Roberto Rizzuto

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Commenti
Descrizione efficace, anche per chi non è tifoso. L’amarezza è comunque di tutti i palermitani, come davanti ad un’occasione mancata.