Palermo, ora ci credi? Contro il Südtirol per l'assalto al quinto posto

Pubblicato il 30 aprile 2025 alle ore 11:21

L’importantissima vittoria contro il Catanzaro ha segnato una svolta cruciale e positiva in chiave playoff. Una svolta che potrebbe finalmente spiegare le ali all’Aquila rosanero in questo rush finale.

Per confermare questa possibilità, a soli quattro giorni dal successo in Calabria, arriva la gara interna contro il Südtirol: squadra insidiosa, già battuta a Bolzano, ma che il Palermo dovrà affrontare con l’obiettivo categorico dei tre punti.

Dionisi, dopo tanti disastri tattici e scelte discutibili (vedi il caso Brunori, rimasto a lungo fuori nel girone d’andata per ragioni mai del tutto chiarite), sembra aver individuato l’undici più affidabile con cui iniziare le partite.

Una formazione tipo che prevede Lund — in forte ripresa — e Pierozzi come esterni di spinta; Baniya, Magnani e Ceccaroni a comporre il terzetto difensivo; Gomes e Blin a fare filtro e legna in mediana, così da consentire a Segre di proporsi più pericolosamente in avanti; in attacco, Pohjanpalo punta centrale, coadiuvato da Brunori in un ruolo ibrido tra trequartista esterno e mezza punta di manovra, libero di svariare soprattutto sull’out sinistro, dove spesso arretra fino al centrocampo per poi alimentare la manovra offensiva.

Sulla posizione del numero 9 rosanero va detto che, nonostante fosse defilato dalla zona gol a Catanzaro, ha fornito una prestazione molto positiva: ha causato l’autogol di Bonini, guidato e concluso con l’assist per Segre l’azione del momentaneo 2-0, e provato la conclusione almeno un paio di volte con una certa pericolosità. In definitiva, pare che possa risultare utile e pericoloso anche partendo da lontano. Resta il dubbio sulla siderale distanza d’esercizio rispetto alla zona in cui agisce Pohjanpalo. Il quesito è se, stando più vicini, i due potrebbero diventare devastanti affinando l’intesa, oppure rischierebbero di pestarsi i piedi e togliersi spazi.

Una questione che divide anche il tifo. Ma è chiaro che, finché arrivano le vittorie, l’assetto preferibile interessa relativamente. Resta, comunque, il dubbio: Dionisi, ai playoff — ai quali ormai il Palermo pare destinato — continuerà su questa strada o introdurrà modifiche tattiche per sorprendere gli avversari?

Correrà il rischio di cambiare qualcosa in una sorta di “all-in” oppure proseguirà con l’assetto attuale, che sembra offrire certezze e risultati?

Qualche variazione potrebbe esserci, ma difficilmente sarà così radicale da stravolgere gli equilibri raggiunti.

Per il resto, manca poco: solo quattro partite, tre delle quali in casa. L’obiettivo possibile è il quinto posto finale, attualmente occupato dalla Juve Stabia, distante solo due lunghezze dai rosa. E proprio domani, i campani affronteranno il Catanzaro, in uno scontro che il Palermo osserverà con particolare attenzione.

Vedremo cosa succederà. Di certo, nel frattempo, i rosa domani dovranno necessariamente portare a casa i tre punti. Senza se e senza ma.

Marco Iona

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