Che dire di una squadra che per 95 minuti gioca senza paura, spingendo incessantemente sull’acceleratore per portare a casa il risultato? Sono passati pochi mesi dallo strazio che era assistere alle gare del Palermo, e sembrano passate ere geologiche! Cinque partite, compresa la Coppa Italia con la Cremonese, e solo un gol preso.
Ogni promozione che si rispetti passa dalla voglia e dalla determinazione di un gruppo e da una difesa la più ermetica possibile. Ad oggi è così, e ciò che sta maggiormente piacendo a chi segue il Palermo è la metamorfosi del gruppo dalla gestione precedente a quella di Pippo Inzaghi in così pochi mesi.
Questo è un gruppo che lotta e spinge per tutto il corso del match, e delle vecchie fobie degli scorsi anni, di essere infilati o beffati durante lo sforzo agonistico della ricerca del risultato, non vi è traccia.
Col Bari, venuto a cercare il punto e nient’altro, il Palermo ha dovuto lottare sia con le imprese del portiere ospite che col passare dei minuti infruttuoso, nonostante una partita a costante proiezione offensiva. Anche col Bari, di fatto, Joronen non deve fare un solo intervento decisivo e alla fine Inzaghi la vince ancora con i cambi. A Bolzano decisivo l’ingresso di Palumbo, col Bari quelli di Le Douaron e Gomes, entrambi in gol per fissare in un magnifico 2-0 finale lo sforzo dei rosa alla ricerca dei tre punti. È un Palermo che cerca il risultato fino al gong e lo trova.
Altre volte gare così non le vinci mai o le perdi con una classica beffa. Adesso, invece, i ragazzi di Inzaghi le vincono con estrema garra e determinazione.
Ciò che piace è la coralità e il costante sostegno alla manovra da parte di tutti gli effettivi.
Chi entra non fa rimpiangere chi esce, anzi determina i risultati: prova questa che davvero Inzaghi sta forgiando un gruppo coeso e affidabile in tutti gli effettivi in rosa.
Da segnalare, infine, il debutto di Samuel Giovane che subito ha mostrato grande fisicità e personalità, e menzione speciale meritano entrambi gli autori dei gol vittoria, due subentri di lusso che assicurano il quid necessario per scardinare il bunker barese. Opache, invece, le prestazioni di Brunori e Ranocchia: o si danno una mossa, o verranno scalzati dal “nuovo che avanza”. Ma, del resto, conta la resa di squadra e Inzaghi è tecnico grintoso e determinato, e il suo carattere si riflette sempre più in chi scende in campo e in un Palermo che mai dà la sensazione di poter subire una beffa, e questa è davvero una rassicurante novità. L’aria è cambiata, questo Palermo sa cosa vuole fare e dove vuole arrivare, e la gente gli viene dietro sempre più fiduciosa. Bel clima davvero, e avanti così!
Marco Iona
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