Prima conferenza stampa in rosanero per Emanuel Gyasi, che oggi ha parlato ai giornalisti dal ritiro di Chatillon, dove è arrivato in settimana per aggregarsi ai suoi nuovi compagni.
Per lui, ieri, anche uno scampolo di partita nella prima amichevole precampionato del Palermo contro la Rappresentativa Locale della Valle d’Aosta.
Il giocatore classe 1994, nato proprio a Palermo, ha raccontato emozioni, motivazioni e obiettivi legati alla sua nuova avventura: «Quando il mio agente mi ha parlato dell’interesse del Palermo, non ci ho pensato due volte — ha spiegato —. L’idea di tornare nella città dove sono nato mi ha subito reso felice. Credo fosse destino tornare qui».
Cresciuto a Torino e protagonista di una lunga carriera in giro per l’Italia, Gyasi ha aggiunto: «Da piccolo ho vissuto poco Palermo, ma oggi sono davvero contento di essere tornato. Prima ci ero venuto solo da avversario».
Accolto da un gruppo che definisce «bello e unito» e da un allenatore, Filippo Inzaghi, che «già al telefono mi ha trasmesso grande carica», Gyasi si è detto pronto a mettere la sua versatilità al servizio della squadra: «Ho giocato praticamente in tutti i ruoli, perfino portiere in Primavera. Mi metto a disposizione del mister e darò sempre il 100%».
Sull’obiettivo personale, l’ex Spezia ed Empoli ha le idee chiare: «Voglio costruire un gruppo forte e lavorare giorno dopo giorno. Solo così potremo dire la nostra in campionato».
La nazionale ghanese, con cui ha già collezionato tre presenze, resta un sogno ancora vivo: «È un discorso aperto, tutto dipende da ciò che riuscirò a fare in campo».
Alla domanda su un modello di riferimento, Gyasi non ha dubbi: «Il mio idolo è Cristiano Ronaldo, per la mentalità e la capacità di porsi sempre nuovi obiettivi nonostante tutto quello che ha vinto».
Infine, un pensiero sulla società: «Sono rimasto sorpreso dall’alto livello organizzativo del Palermo. È una realtà già strutturata, non ci fanno mancare nulla. Ora tocca a noi far parlare il campo».
L’esordio al Barbera, in programma il 9 agosto in un’amichevole di prestigio contro il Manchester City, è un pensiero che lo emoziona: «Sarà stimolante e bellissimo. Non vedo l’ora».
Redazione

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